Fusione

Emilio De Vizia è chiaro e parla da manager competente più che da sponsor della Scandone. Pur essendo ancora impegnato nei playoff di serie B interregionale, il pensiero non può non andare all’ipotesi di una fusione tra le due realtà del basket cittadino. E parla con la consueta schiettezza, mettendo le due parti di fronte alla necessità di capire fin dove tale progetto può essere fattibile.

Meglio ancora, De Vizia sottolinea che patron Trasente è consapevole di questa necessità. La disponibilità dell’imprenditore di Atripalda, per coloro che hanno potuto parlare con lui nel corso di questi anni, c’è sempre stata. Chi ha provato a mettere in dubbio tale volontà è stato sempre smentito dalla chiarezza delle risposte date in pubblico e in privato.

Con la discesa in campo di un nome così importante, tra l’altro legato ai fasti del basket cittadino in maniera indissolubile, ora non è tempo di prendere più le cose sottogamba o di scherzare.

Avellino Basket ha finito il campionato. C’è bisogno immediato di sapere cosa pensi Lombardi della fattibilità del progetto. E magari è necessario che stavolta, attorno al tavolo, si siedano solo le proprietà con i propri consulenti (avvocati, commercialisti, ecc…) lasciando da parte tutti gli altri. De Vizia può essere nuovamente il nome che fa svoltare il basket ad Avellino e il deus ex machina di questo progetto. E siamo certi che il Lombardi e Trasente non possano lasciarsi sfuggire un’opportunità simile.

Crediamo che sia un’occasione da cogliere al volo, senza aspettare neppure di sapere come andranno a finire i playoff in cui è impegnata la Scandone. E siamo assolutamente sicuri che la presenza di una persona terza dello spessore di De Vizia possa, nel malaugurato caso che le nozze non si celebrino, dirci finalmente con certezza a chi sarà da addebitare l’eventuale e malaugurato fallimento della fusione.