Avellino Nardò

La terza forza del campionato contro una delle ultime. Nardò contro Avellino è partita sulla carta facile per i pugliesi che giocano per consolidare la posizione. La Scandone, dal suo canto, vorrebbe muovere la classifica. Questo è l’unico modo per sperare di non retrocedere direttamente.

Il commento

Nei primi due quarti la Scandone prende 11 rimbalzi contro i 29 di Nardò. Gli avversari vanno 17 volte al tiro dalla lunetta mettendone 16. Gli irpini tirano con il 14% dalla lunga distanza contro il 25% degli avversari. Regalare così tanti rimbalzi è inconcepibile anche per una squadra che ha problemi di roster nel reparto lunghi. Ma il basket si gioca al meglio dei quattro periodi e dominarne 2 non basta. Nardò la lezione di questa sera non la dimenticherà presto. Come noi non dimenticheremo un terzo quarto di Avellino tra i migliori mai visti al Paladelmauro (ovviamente con le dovute proporzioni). Vorremmo sapere cosa ha detto coach Robustelli negli spogliatoi durante l’intervallo.

Segnare 37 punti in un solo periodo è qualcosa di veramente incredibile. Impresa che probabilmente entrerà negli annali della Serie B di basket. Non tanto per il risultato, quanto perché il quarto perfetto lo realizza la cenerentola del campionato contro la terza in classifica. Sousa fa probabilmente la prestazione migliore del suo campionato. Idem Marra che è uno dei pochi a sostenerlo in fase offensiva con tanti punti.

Una menzione speciale per Monina. Quando è in campo si fa sentire. E’ una pedina indispensabile nel gioco di Avellino. Non è un caso se il secondo brutto quarto sia arrivato in concomitanza della sua assenza causata dal secondo fallo fatto. E non è un caso se, entrato di nuovo nel terzo quarto, la Scandone abbia ricominciato a macinare gioco.

Il recap della partita Scandone Avellino – Frata Nardò

Primo quarto. l’esterno avellinese Sousa parte forte, nove punti e Scandone che vola. Nardò fa male in penetrazione e da sotto le plance: recupera e mette la freccia. A metà periodo 11 a 13 per gli ospiti e coach Robustelli costretto a spendere il primo time out. Riccio con un ottimo arresto e tiro porta nuovamente la partita in parità. Il periodo finisce con Nardò in vantaggio di 2 (19 a 21)

Secondo quarto. La Scandone si disunisce e tornano i fantasmi della gestione De Gennaro. Difesa inesistente, prendere rimbalzi diventa una chimera. Nardò dilaga portandosi in doppia cifra di vantaggio (19-29). La hit del momento in Irpinia è “se non ci fosse Sousa“, autore di 16 fondamentali punti che tengono a galla la Scandone. Alla sirena Nardò conduce 35 a 41. Avellino, che fino al 18esimo sembrava avere le batterie scariche, dà qualche segno di ripresa. Robustelli negli spogliatoi dovrà attaccare il cavetto, a meno che i giocatori non abbiamo la ricarica wireless.

Terzo quarto. Partenza e tripla di Marra. Purtroppo Ani ancora non riesce a mettersi in ritmo. Ci pensano Sousa e Marra a ricucire lo strappo con la difesa match up di Avellino che mette in difficoltà i pugliesi. Uchenna esce dal torpore e mette una grandissima tripla che dà il 53 a 46 agli irpini. Dieci minuti di puro agonismo ed Avellino mette con decisione la testa avanti. A Nardò saltano i nervi e la Scandone va in vantaggio in doppia cifra. A referto vanno anche Mraovic e Trapani con bellissime iniziative personali. Avellino vince il quarto facendo 37 punti e subendone 17. I love this game.

Quarto quarto. Parte ancora fortissimo la Scandone ma Nardò non molla di un metro e con due triple si riporta sotto. Ma Avellino gioca sul velluto mettendo a segno canestri con tiri che nel primo tempo non si sarebbero neppure avvicinati al ferro. Gli ospiti provano fino alla fine a recuperare e danno ancora più lustro all’impresa di Avellino. La Scandone vince 87 a 79.