Il commento
Poche speranze per Avellino in un match che nel prepartita vedeva favoritissima la compagine di Taranto. Coach Robustelli doveva solamente provare a tenere il più possibile concentrati i suoi e sperare in quello che, sulla carta, appariva come un miracolo. Nei primi due quarti la Scandone tiene. Soffre come al solito a rimbalzo (13 contro i 21 dei pugliesi). Al tiro Taranto è quasi perfetta con una percentuale dal campo che sfiora il 60% mentre la Scandone arriva ad un poco rassicurante 40%. I tabellini dicono che nei primi 20 minuti i giocatori ospiti hanno avuto le polveri bagnate da 3 punti.
Marra nel terzo quarto è risultato incontenibile. Non solo per questo, è il migliore dei suoi stasera. Peccato che i biancoverdi commettano qualche ingenuità . Qualche difesa troppo leggera e qualche tiro sbagliato di troppo condannano gli uomini di coach Robustelli che però escono a testa alta dal Palafiom di Taranto. Peccato. Con qualche ingenuità in meno stasera la Scandone avrebbe potuto fare il miracolo.
Da sottolineare per l’ennesima volta la pochezza sotto le plance di Avellino. Monina è un lottatore e la sua presenza si fa sentire. Ma quando si siede in panca iniziano i problemi per la Scandone che non ha un sostituto di ruolo. Lasciare andare due pivot di ruolo nel corso della stagione regolare (tra l’altro a poche settimane dal loro acquisto) non è stata propriamente una furbata. Poco male, considerate due cose fondamentali: i play out conquistati e l’udienza in tribunale che deciderĂ le sorti di squadra e societĂ .
Il recap della partita Cus Taranto Vs Scandone Avellino
Primo quarto. Primi due punti per Avellino con un buon movimento offensivo di Monina. Le squadre giocano molto in transizione. La sensazione è che il CUS Taranto abbia uno strapotere fisico sotto le plance. E’ lì che i pugliesi convogliano il loro gioco. Sousa fa air ball e poi mette una tripla. Genio e sregolatezza. I padroni di casa fanno il primo break a fine tempo andando anche a +7. Si chiude sul 20 a 15 con la Scandone che regge giocando una discreta pallacanestro.
Secondo quarto. Due minuti e Trapani allo scadere dei 24 mette una tripla che riduce lo svantaggio di Avellino. Terzo sanguinoso fallo di Monina ma dall’altra parte del campo Ani ne mette 3. Riccio in contropiede dĂ il +3 ad una Scandone che se difende bene fa male ai pugliesi in contropiede. Anche Marra si iscrive a referto: penetra e subisce fallo. Gioco da 3 punti. I padroni di casa non si lasciano intimorire e rimettono la testa avanti. All’intervallo gli jonici sono avanti 37 a 32.
Terzo quarto. E’ sotto le tabelle che si giocano le possibilitĂ di Avellino di rimettere la testa avanti. Difendere sui lunghi tarantini è fondamentale. Otto punti di Marra portano di nuovo in vantaggio la Scandone ma Matrone sotto canestro ne mette due facili. Pari. Ani mette una bella tripla ed è di nuovo vantaggio ospiti. Parziale di 7 a 0 per gli ospiti a cui risponde il CUS Taranto. Due antisportivi su altrettanti contropiedi dei pugliesi sono il sintomo della tensione agonistica di Avellino. Fine periodo 59 a 55. Ma i biancoverdi non mollano.
Quarto quarto. Parte fortissimo Taranto. Matrone inchioda una schiacciata e porta a +6 i suoi. Due triple di Morici danno ulteriore ossigeno ai padroni di casa. La Scandone sembra aver perso la brillantezza del terzo periodo. Manca un poco di luciditĂ in attacco e la circolazione palla si fa lenta. Taranto fa male da 3 e rintuzza tutti i tentativi dei biancoverdi di tornare in partita.