Ovvero: come perdere capra e cavoli
Due squadre in A2 e una in C; una squadra in A2, una in B, una in C; una squadra in A2 e una in C. Ad Avellino il basket sembrava in fermento. Attori di questa vicenda, la Scandone da una parte e Menotti Sanfilippo con il sodalizio denominato “Pallacanestro Avellino” dall’altra. Sembrava che entrambi volessero spaccare il mondo ed invece la montagna sta partorendo un topolino.
Menotti Sanfilippo fa un’offerta a Roseto per acquisire il titolo di A2. Era una cosa che probabilmente gli ronzava in testa da settimane se non mesi. Non passa tanto tempo che la Scandone fa la medesima cosa. Si interessa al titolo di A2 di Roseto e ha in più la possibilità di offrire in cambio il titolo di B. Non sarebbe cosa da poco.
Peccato per un piccolo dettaglio. Ad oggi la Scandone non dovrebbe avere le condizioni economiche, la stabilità finanziaria e le autorizzazioni necessarie, per partecipare ad un campionato la cui supervisione fiscale è delegata a COMTEC. Usiamo il condizionale perché poco è dato sapere sulle vecchie pendenze societarie e su quanto influiscono sulle scelte di Canonico. Diciamo dovrebbe perché è lo stesso Canonico che, in uno scarno comunicato spiega: “La S.S. Felice Scandone precisa che le notizie diffuse in data odierna riguardanti presunti pareri rilasciati dagli organi giudiziari non corrispondono al vero“. Pareri non ce ne sono, forse non ce ne sarebbe neppure bisogno? Forse sì? Chissà. Precisarlo era sicuramente fuori luogo, sarebbe stato troppo. Nel frattempo abbiamo la sensazione, speriamo del tutto erronea, che la diligenza del buon pater familias sia di questo tipo: l’acquisto a rate di una automobile di lusso mentre ancora si hanno difficoltà a pagare le rate del frigorifero.
Se mettiamo sul piatto della bilancia i comportamenti della “Pallacanestro Avellino” e della società in mano a Canonico, noteremo da un lato una trasparenza oggettivamente cristallina (si conoscono obiettivi, soci, velleità presenti e future) dall’altra il solito silenzio o le parole strappate come un molare da una pinza di un dentista.
Menotti Sanfilippo ritira l’offerta
Il passo indietro di Sanfilippo, col contestuale ritiro dell’offerta per il titolo di Roseto, se da una parte era scontato dopo l’ingerenza della Scandone e fa onore viste le motivazioni addotte, dall’altra non consente a noi di guardare la realtà dei fatti. La Scandone che fa l’offerta per una cosa che ad oggi non sa se potrà ottenere è il sintomo che la società non si è levata di dosso le problematiche che l’affliggevano nelle passate stagioni. Da una parte si prendevano giocatori ex NBA anellati, pagandoli profumatamente e dall’altro non si saldavano i debiti della gestione societaria (a partire dagli affitti delle case di staff e giocatori). E Sanfilippo che si ritira è un bel gesto, ma il sottotitolo è: “Vediamo se il re è nudo”.
Lo stato dell’arte qual è? E’ lecito chiederlo o si incappa nel reato di lesa maestà? La Scandone ha la possibilità di fare la A2 o ci reggiamo sulle speranze del “se tutto andrà bene vedremo” che vuol dire, solitamente, che basta un intoppo a far andare tutto a carte e 48? C’è qualcuno in grado di dire con certezza cosa manca alla Scandone per poter pensare di disputare il campionato di A2?
Sanfilippo, Canonico e le rette parallele…
Solo due giorni fa, chi scrive auspicava che le parti si potessero sedere a tavolino, anche a distanza Covid, se necessario.
Molti si chiedono: possibile che la Scandone si sia accorta delle possibilità di acquisire un titolo di A2 solo dopo che era arrivato Sanfilippo e company? Chi crede alle coincidenze potrebbe scrivere un manuale pensando a ciò che è accaduto finora. Non vogliamo chiamarle “strane coincidenze” perché vogliamo assolutamente dare il beneficio del dubbio a tutti i protagonisti di questa vicenda.
Di certo è che la sensazione che molti hanno è di sapere solo parte della storia. Che il “si dice” sia comunque molto di meno di quello che “si sa ma non si dice”. Questa brutta sensazione, speriamo sbagliata, è frutto di questa mancanza di chiarezza. Magari sarebbe opportuno che qualcuno con gli attributi (ne abbiamo?) si alzasse e chiedesse spiegazioni alla Scandone ma anche, se necessario, alla Pallacanestro Avellino. La chiarezza è fatta per chi si rispetta e anche per i tifosi. Questo teatrino fatto di giacchette tirate, proposte fatte e ritirate, amori confessati e inconfessabili, lascia l’amara sensazione che un’altra volta a pagare saranno solo e soltanto i tifosi.
Le nostre domande, le nostre proposte
Partiamo da un presupposto. Tutti noi vogliamo una cosa sola: che si salvi la Scandone e si salvi la matricola che, faticosamente, è stata preservata dalla scomparsa. Senza se e senza ma. E, seguendo le sue parole, è la stessa cosa che interessa anche a Sanfilippo. Partendo da questo presupposto e chiarendo che in questi frangenti è necessario che le istituzioni fungano da raccordo e da mediazione tra le parti chiediamo:
- Dottor Canonico, quale è la situazione finanziaria attuale della Scandone? I numeri quali sono? Quali sono i passi che bisognerà fare nei prossimi mesi per garantire la possibilità di iscrivere la squadra al campionato di A2?
- Dottor Canonico, non le sembra una scelta senza futuro affidarsi solamente alle sponsorizzazioni per affrontare i campionati? Non c’è forse bisogno di una società forte al cui interno ci siano forze dell’imprenditoria oltre che ad ottimi professionisti?
- Dottor Canonico, la SIDIGAS ha ancora influenza nei processi decisionali della Scandone o la via è quella di staccarsene completamente una volta risolte le pendenze coi creditori?
- Dottor Sanfilippo, una volta avuta la certezza che la Scandone si sia affrancata da SIDIGAS è disposto a sedersi a tavolino per discutere di un futuro che preveda la presenza in società degli investitori che ad oggi costituiscono la cordata “Pallacanestro Avellino”?
- Sindaco, Presidente della Provincia, istituzioni tutte, siete disposti a trovare una sintesi e a mediare tra due realtà che oggettivamente hanno iniziato i loro rapporti col piede sbagliato?
Quanto alle proposte, in realtà sono due e non dovrebbero neppure essere scritte per quanto sono ovvie:
- Preserviamo la Scandone e la matricola
- Preserviamo dal disinnamoramento per i nostri colori gli imprenditori irpini affezionati alla pallacanestro .