Viola Reggio Calabria - Scandone

Il commento

Questa serie deve essere di monito a Coach Robustelli e ai suoi ragazzi. Sperare di andare a giocarsi fuori casa in Gara 5 la salvezza era difficile. Impossibile lo diventa affrontando con gambe molli e nervosismo eccessivo il match. Le prime 3 partite della serie sono fondamentali. Sia che si giochi col favore del campo, sia che si giochi senza. E’ lì che si costruisce la vittoria della serie. Aver consegnato le prime due partite alla Viola Reggio Calabria, quasi senza colpo ferire ha fatto sì che i calabresi potessero avere ben 3 match point. Gara 4 è stata salvata all’ultimo da un tiro di Riccio ma già lì era chiaro che andare sul 2 a 2 era stato più un caso, un colpo di buona sorte e non il risultato dei valori espressi sul campo.

La Viola ha lasciato spazio ai biancoverdi sostanzialmente solo in gara 3, lottando su ogni pallone nel resto della serie. Questo non è riuscito ai giocatori della Scandone che hanno giocato a tratti o, per meglio dire, a quarti. Lasciando interi periodi nelle mani dei ragazzi calabresi.

Di tutta la serie salviamo l’impegno di Monina, l’umiltà di Mraovic che meriterebbe qualche minuto in più e il tiro di Riccio che ha dato la vittoria in gara 4. Tutto il resto è ampiamente rivedibile ma c’è tempo e modo di rifarsi!

Gara 5: Viola Reggio Calabria – Scandone

Primo quarto. Parte fortissimo la Viola Reggio Calabria. Palla a due per la squadra di casa e parziale di 11 a 0 fermato da un canestro di Marra dopo 4 minuti di siccità nella zona offensiva biancoverde. 15 a 2 a metà periodo e coach Robustelli chiede un minuto per parlare ai suoi. Dopo dieci minuti i calabresi conducono di 15 e Avellino annaspa, sbagliando tutto il possibile e difendendo il meno possibile (27 a 12).

Secondo quarto. Dimitri Sousa ne mette due appoggiando a canestro. Il periodo è molto più equilibrato e Avellino tiene botta provando a ridurre lo svantaggio accumulato nei primi 10 minuti di gioco. La Viola Reggio Calabria però non ha nessun calo né fisico né mentale e va al riposo lungo dominando la partita sul 41 a 24 e con tre quarti di salvezza conquistata.

Terzo quarto. Con la partita oramai virtualmente finita, la Viola Reggio Calabria controlla gli attacchi di Avellino mentre in fase offensiva risulta sempre temibile. Coach Robustelli prova a mischiare le carte ma nessuno dei suoi tentativi tattici produce effetti importanti. Difesa molle e attacco inconcludente sono i must odierni di casa biancoverde. A tutto questo va aggiunta l’espulsione di Marra e il nervosismo di tutti i giocatori.

Quarto quarto. Secondo garbage time di una partita che non ha più alcun mordente. La Viola e salva e Avellino dovrà provare a tenersi la serie B nello spareggio finale dei playout.