Avellino - Bisceglie

Partita di estrema difficoltà per i biancoverdi. Bisceglie è compagine con speranze di play off mentre Avellino si gioca in poche partite le speranze di non scendere direttamente e di giocarsi il tutto per tutto nei play out. Gli ospiti possono contare in un reparto esterni di grande qualità offensiva ma che non si distingue particolarmente nella propria metà campo. Avellino sceglierà di attaccare sfruttando la capacità penetrativa di Costa e, con difesa schierata, l’hand off in salsa irpina, con la speranza di mettere in difficoltà gli avversari.

Il recap della partita contro Bisceglie

Primo quarto. Palla a due per Avellino e primi 2 punti per Costa. Caceres e Vitale da tre danno il la al primo parziale a favore degli ospiti. 2 a 11 per Bisceglie e time out per coach Robustelli. Un piccolo break di 9 a 2 in favore di Avellino (la tripla è di Ani) costringe gli ospiti a rifugiarsi a loro volta nel minuto di sospensione. Sempre il solito ottimo Costa dà il pareggio alla Scandone sul 18 a 18 quando manca in giro di lancetta alla fine del primo periodo che finisce così. Il play Valerio Costa con il 50% dal campo e 9 punti all’attivo è il migliore dei suoi. Per Bisceglie Caceres ne fa 8.

Secondo quarto. Un bellissimo assist di Sousa mette Monina sotto canestro. Impossibile sbagliare. 2 punti per il lungo avellinese. Per Bisceglie Santucci mette la tripla del vantaggio. Gli ospiti fanno male da oltre l’arco e puniscono le difese non attentissime di Avellino. La Scandone preferisce penetrare ed arrivare in prossimità del ferro. Troppi errori da parte della formazione di casa che lascia allontanare Bisceglie. Nulla di non recuperabile ma si va all’intervallo lungo sul 31 a 35 per gli ospiti.

Terzo quarto. Inizio terribile per Avellino. Vanno a segno Santucci due volte da tre e Seck da due. Bisceglie vola. Per fortuna replicano Ani e Sousa con tre triplone sapide ma dal gusto amaro per gli ospiti. Sempre Sousa inchiova una bella schiacciata in contropiede. Avellino è viva ma gli ospiti replicano colpo su colpo. La partita subisce un momento di stasi e le squadre non segnano per oltre 5 minuti. Si va all’ultima sospensione sul 49 a 50 per gli ospiti.

Quarto quarto. Sousa dà il vantaggio ad Avellino e Riccio ne mette altri due appoggiando a canestro. Time out Bisceglie e Scandone a +3. Seck continua a prendere rimbalzi a grappoli. Non è francamente marcabile sia per la sua altezza che per il suo atletismo. A metà quarto gli ospiti mettono la testa avanti di un possesso pieno (53 a 56). Valerio Costa non si scompone. Finta di partire e tripla in faccia all’avversario. 59 pari a 180 secondi dalla fine. Gli arbitri inventano un fallo da 3 più tecnico alla panchina che distrugge ogni speranza di Avellino. Poi fischiano sfondamento contro Monina. A due minuti dalla fine la bilancia dei falli pende nettamente a favore degli ospiti. Bisceglie ha subito 22 falli commettendone solo 13. La partita finisce 64 a 69.

Il commento

Grandissimo primo quarto del play Costa che legge perfettamente le difese avversarie bucandole come un bersaglio di carta con frecce d’acciaio. Sousa inizia a giocare dopo 15 minuti e la differenza si vede. Per fare il salto di qualità serve solamente la costanza. Trapani è intelligente. Sa sempre cosa è meglio fare. Ottima una sua difesa con fallo sul lungo ospite. Ampi margini di miglioramento, soprattutto fisico. Marra la palla sa come trattarla. Ogni tanto si fa trasportare dalla voglia di strafare. Monina è il solito guerriero. Si sbatte una intera partita. Onore al merito. Ani? Beh, Uchenna è il giocatore che vorrebbe qualunque allenatore. Sempre al netto di qualche fallo speso di troppo.

Purtroppo Bisceglie si è rivelata una formazione solida non solo sulla carta. Meglio attrezzata e con gli spot tutti occupati da giocatori di qualità, nonostante questo ha faticato ad avere ragione di una Scandone indomita fino alla fine.

Gli arbitri devono fare il loro mestiere

A decidere le partite debbono essere i canestri dei giocatori non i fischi o i non fischi degli arbitri. Francamente ci è capitato raramente di vedere una partita arbitrata fin dal primo minuto così a senso unico, punendo Avellino e sorvolando sui contatti di Bisceglie. Bravi gli ospiti a chiamarsi i falli con gridolini e pantomime. Pessimi gli arbitri a caderci sistematicamente. Il basket non è l’actor studio. E gli arbitri non debbono mai essere primedonne. Ma non è neppure il caso della coppia arbitrale di stasera. Erano semplicemente inadatti ed incapaci di gestire una partita tra due formazioni che avevano entrambe l’obiettivo di vincere. Peccato.