trump e lebron

Ed alla fine vinse King James. Le scaramucce dialettiche tra l’ormai ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il re indiscusso dell’ultima decade della pallacanestro a stelle e strisce hanno finalmente un vincitore. In uno degli ultimi comizi, in Pennsylvania, il presidente USA era tornato ad alimentare la polemica contro la NBA e contro LeBron James.

“Mi dispiace per loro, nessuno ha guardato le finali. Il motivo? Si sono schierati contro il nostro Paese”

Donald Trump

Con ormai i giochi quasi fatti e con Joe Biden che parla già da “Mister President”, si può dire che quella con la NBA è l’ennesima brutta figura di un Trump alla canna del gas. Qualche giorno fa, in Pennsylvania, non ha trovato di meglio da fare che scagliarsi (per l’ennesima volta) contro LeBron James e la NBA.

“Mi dispiace per il basket, mi dispiace per LeBron, mi dispiace davvero tanto per lui. View in calo del 70% alle finali. Io non ho visto neppure un tiro in tutta la serie, mi sono annoiato. Sapete una cosa? Quando non rispettano gli USA, quando non rispettano la nostra bandiera, nessuno vuole vederli giocare”

Donald Trump

Accuse non certo nuove, più volte respinte dagli stessi atleti che più volte hanno spiegato l’atto di genuflessione sull’inno americano. Ma Trump su queste cose ci marcia, di queste cose vive. E la reazione della platea del comizio di Apoca, con il coro “LeBron James sucks”, aveva ringalluzzito l’imbolsito Presidente. Ma la polemica, a dirla tutta, nasce da lontano, dalle dichiarazioni di Trump e dalle risposte piccate di Lebron:

“L’ho trovato un comportamento vergognoso che non intendo accettare. La mia reazione, e sono certo anche quella di tanti altri, è stata di spegnere la tv. Abbiamo lavorato al fianco della NBA, li ho aiutati a riaprire dopo la pandemia e questa è la loro risposta: se è così, ho zero interesse verso questo sport”

Donald Trump

Poco male per il leader dei Los Angeles Lakers e stella di punta del campionato americano. LeBron, non le mandò a dire:

“Non credo che alla comunità dei tifosi NBA interessi qualcosa se Trump non guarderà le nostre partite. Penso di poter parlare a nome di tutti quelli che amano questo gioco: non ce ne può fregare di meno, il basket NBA andrà avanti anche senza di lui”

Lebron James

Ma, se possibile, il 23 dei LAL c’era andato giù ancora più pesante appellando Trump “il cosiddetto presidente” e persino definendolo “un poveraccio”. Ora attendiamo con ansia, a bocce ferme e risultato delle presidenziali consolidato, il James pensiero. Magari restituendo al mittente quel “LeBron James sucks” che tanto era piaciuto all’ormai ex presidente degli Stati Uniti d’America