Bravi. I biancoverdi dovevano vincere e l’hanno fatto. Ma l’hanno fatto bene. Giocando una pallacanestro corale, con poche sbavature ed errori. Coach Crotti allena per 40 minuti con la serenità di un direttore d’orchestra che sa finalmente di poter contare su tutti i suoi strumentisti. Persino Nikolic, non certo un fenomeno nella primissima parte del campionato, finalmente può essere un cambio utile all’economia del gioco biancoverde. Certo Nardò non è formazione con velleità di competere per i primi posti ma sono queste le partite che Avellino non deve sbagliare.

Con sei uomini in doppia cifra e i cento punti totali a portata di mano, i tabellini consegnano una formazione Avellinese veramente in forma. Quello che si era visto nella sfortunata trasferta riminese è stato confermato stasera tra le mura amiche. Oggi Avellino è una squadra in ottima forma che può dare filo da torcere a qualunque formazione, anche la più quotata.

Anche Sabatino torna a fare la voce grossa dopo qualche passaggio a vuoto di troppo. E’ la sua una prestazione solida sia in fase di costruzione che in fase difensiva. Bisognava solo che si scrollasse di dosso l’impressione di essere troppo leggero per sostenere il playmaking in questa A2 fatta per lo più di passatori prestanti e che ti possono mettere in difficoltà anche giocando spalle a canestro sotto le plance.

Ma è tutta Avellino che gira come si deve. Difficile trovare qualcosa che non vada in una prestazione che per tanti versi è stata simile a quella di Rimini. Con la differenza enorme dei due punti conquistati a causa dell’avversario di certo meno coriaceo della capolista romagnola.

Avellino Basket, grazie alla vittoria di stasera, naviga ancora nelle acque tranquilla di una metà classifica che dà serenità e incentiva a fare meglio in palestra e negli allenamenti sul parquet. Questo è ciò che il pubblico chiedeva oggi e questo è quello che ha avuto.