Con Soliani reduce da una bruttissima sindrome influenzale, Sanchez ancora fermo ai box per la distorsione alla caviglia, D’Offizi con una distrazione ossea al pollice della mano sinistra, affrontare la prima in classifica, squadra di grande solidità e forza fisica, era proibitivo.

Nonostante questo i ragazzi di coach Sanfilippo hanno messo anima e cuore in campo. Fuori, sugli spalti, il solito pubblico caloroso che ha sostenuto la Scandone per 40 minuti. Partita giocata sul filo del rasoio con Molfetta che riesce a scappare due volte. La prima nel primo tempo arrivando sul +9 e poi nel secondo tempo arrivando a +11. Eppure i biancoverdi in entrambi i casi sono riusciti a riprendere la partita. E negli ultimi 60 secondi hanno avuto ben tre occasioni di passare in vantaggio. Sulla sirena è una tripla sbagliata dal pivot Cianci a decidere le sorti del match con Molfetta che vince di un punto meritando la vittoria e la conferma del primo posto in classifica.

Giusto non prendersela con gli arbitri né con l’infermeria piena né con la malasorte, così come fa coach Nino Sanfilippo in sala stampa nel post partita:

L’unica cosa che posso fare è ringraziare tutti i ragazzi per l’impegno che hanno profuso. Ci sono cose che si potevano fare meglio? Certo. Ma è anche vero che gli alti minutaggi tolgono qualcosa alla lucidità dei singoli. Molfetta è una squadra forte e l’ha dimostrato anche oggi. In difesa come in fase offensiva riescono sempre a mettere in difficoltà gli avversari. Noi per lunghi tratti siamo stati bravi. Non parlo degli infortunati ma avrei voluto giocare gli ultimi 2 minuti con Bianco in campo e non fermo in panchina per i crampi. Forse il match avrebbe avuto un finale differente.

E già, il coach ci ricorda anche questo particolare. Con Scolpini ottimo under partito nello starting five, con Mazzagatti in giornata poco positiva, l’unica vera rotazione è stata quella di Andrea Bianco. Anche lui, però, fermatosi sul più bello per un crampo al muscolo della coscia. Insomma, è probabile che la dea fortuna abbia deciso di riequilibrare l’entropia dopo la vittoria ad Angri sul filo della sirena.

Tanto lavoro per lo staff medico della Scandone, insomma. Ma De Cicco e Oliva (gli ortopedici), Imparato e Capasso (i fisioterapisti) hanno già dimostrato di fare miracoli (vedi Cianci, ad esempio). E allora non resta che aspettare la prossima partita sperando di poter svuotare definitivamente l’infermeria.