Ebbene sì, manca l’ufficialitĂ , manca Marco Trasente che dietro una scrivania e davanti ad un microfono lo dica a chiare lettere: ma il prossimo anno una squadra denominata Scandone tornerĂ  a calcare i parquet di mezza Italia nella speranza di rinverdire i fasti di ciò che fu.

Quando l’imprenditore atripaldese acquisì il logo per 30 mila e passa euro, fu grande lo stupore. Ma grande fu anche la considerazione che ebbe il primo gesto fatto: consentire alle squadre che utilizzavano il Paladelmauro i tabelloni che, proprietĂ  della Scandone, in teoria potevano anche essere smontati e portati altrove.

Poi mesi di silenzio, mai una parola spesa inutilmente e tanto lavoro sottotraccia per provare a mettere in piedi un progetto serio che vedesse risorgere la nostra beneamata. Non torneremo sulla questione Del.Fes. Oggi vogliamo parlare d’altro.

L’epopea della Scandone

Per chi ama il basket, sapere che la Scandone è viva ha un significato particolare. E crediamo che ad esserne contenti non siamo soltanto noi irpini ma tantissimi tifosi di tutta Italia. PerchĂ© la squadra biancoverde ha rappresentato per oltre un decennio l’avversaria da battere, con una tifoseria calorosa e partecipe in casa come in trasferta.

Le vittorie contro la corazzata Siena, la Coppa Italia vinca in casa Virtus, le epiche battaglie contro Milano e Venezia sono solo alcuni dei ricordi che tutti gli appassionati della palla a spicchi portano con sé. Una storia anche fatta di una scalata alla massima serie gloriosa ed epica. Un passato fatto di giocatori irpini che hanno lasciato un segno indelebile sul parquet dei vari palazzetti e delle palestre che hanno ospitato la Scandone dalla nascita ad oggi. Questo è un patrimonio della città. Questo è patrimonio di Avellino e di tutti gli Avellinesi. Sprecarlo sarebbe da folli.

Ed è questo che chiediamo a Trasente, Sanfilippo e a chi prenderĂ  posto negli spot societari: il rispetto della storia nella continuitĂ  col passato. Oggi parlare di futuro è presto, ma non è presto per parlare del progetto. Confidiamo che, in linea con la trasparenza che l’ha contraddistinto fino ad ora, a breve Trasente ci racconti di questo progetto e si presenti alla cittĂ . Dai riscontri che abbiamo avuto e dalla sensazione che abbiamo, la nuova avventura parte sotto buoni auspici e con la fiducia di buona parte degli avellinesi. Sta alla societĂ  e a chi la dirige non deludere le aspettative.