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Buona la prima tra le mura amiche. La Stella Azzurra Roma, buona compagine di Serie B e tradizionalmente una fucina di nuove leve per il basket giovanile laziale, perde la seconda di campionato e viene raggiunta da Avellino. La Scandone disputa una buona partita, fatta di alti e bassi. In parte sembra di rivedere il ruolino di marcia della squadra che lo scorso anno affrontava il massimo campionato. Terzo quarto terribile e Roma che si fa sotto pericolosamente, raggiungendo anche il pareggio. Ma i lupi nell’ultimo periodo riescono a mettere la freccia e a superare di slancio gli avversari.

I numeri dei singoli

Buona prestazione di Bianco con 12 punti in 22 minuti di utilizzo. Quando i compagni arrancano è lui che riesce a mettere canestri importanti. Il 100% da due punti con 4 su 4 al tiro è il segno che ci troviamo davanti un ottimo giocatore. Da migliorare il tiro dalla lunga distanza e, nel complesso, la visione di gioco. Ottima prestazione di Mengue, autore di 18 punti con 20 di valutazione e 2 su 3 dalla lunga. Completamente fuori dal gioco nel secondo e terzo quarto, è bravo nel primo a scavare il primo solco importante e poi a mettere la firma con 2 triple sulla vittoria biancoverde. Stupisce Marzaioli che realizza 14 punti e disputa una partita di sostanza. Andrea Locci, pivot neo acquisto di Avellino, è bravo sotto le plance. Soffre i più alti giocatori di Roma ma è un leone. 9 punti a referto e tanta intensità per lui.

I numeri della squadra

Avellino tira con un ottimo 51% da 2 punti e un discreto 27% da 3. Soffre maledettamente sotto le plance prendendo ben 16 rimbalzi in meno di Roma. Coach De Gennaro dovrà lavorare sulle palle perse soprattutto in transizione. Concedere 21 possessi agli avversari su altrettanti errori di playmaking è un dato da non sottovalutare.

Scandone contro Stella Azzurra Roma

Su e giù

Su: la Stella Azzurra Roma è una buona formazione e batterla non era scontato. La prestazione dei singoli è stata buona e si è vista tanta volontà di giocare e aprire il campo con passaggi veloci e rapide transizioni. Anche il pubblico ha fatto la sua parte. Più di 1000 presenze sugli spalti per un piccolo record di giornata. Se la Scandone avrà il sostegno del pubblico come questa sera, il Paladelmauro potrebbe diventare il fattore principale di questo campionato biancoverde. Sentire la Curva Sud incitare per 40 minuti i ragazzi di coach De Gennaro è stata pura poesia dopo mesi di tribolazione e disperazione. Il lupo si è rialzato e con esso tutta la città che si è stretta attorno alla squadra. Lo striscione dedicato alla piccola giocatrice scomparsa negli scorsi giorni è stato davvero commovente.

Ciao Piccola Sveva

Giù: gli insulti contro la madre di De Cesare non sono accettabili. Nello strazio e nel disincanto dopo l’amore degli scorsi anni, non si dovrebbe però eccedere. La città si sente tradita e De Cesare non si è comportato affatto bene. Questo è chiaro. Ma certe cose comunque non vorremmo mai sentirle. Neppure dette al peggior nemico. Se poi si considera che la persona insultata è anche quella che dovrebbe mettere mano al portafoglio e sanare i debiti della Scandone, il gesto è forte ma molto azzardato. Se oggi gli venisse voglia di mandare tutto all’aria, Avellino rimarrebbe con tanti debiti e un fallimento certo. Che lo vogliano o no i tifosi, in questo momento è De Cesare ad avere il coltello dalla parte del manico e gli insulti non faranno di certo girare la situazione a favore della Scandone. Questo finché, come promesso più volte, non riequilibrerà i debiti. Poi ci sarà tempo di tirare le somme…