Oggi, purtroppo, ci tocca affrontare una discussione sull’infortunio occorso a Sabatino. La Scandone quest’anno su questo tema è sicuramente sfortunata. Una serie di interminabili problemi fisici ha falcidiato la squadra durante tutta la stagione. Per questo, forse, noi cronisti siamo così sensibili quando sentiamo trattare con leggerezza questo tema. Quando poi ci accade di leggere su un sito di una squadra di basket queste parole “non si può dimenticare il lavoro sporco a cui nessuno si sottrae: nei due soli punti di Idrissou e nei nove di Izzo (che fa un po’ da capobanda) si trova la straordinaria compattezza dei padroni di casa, il cui principale merito pare però essere quello di aver messo fuori gioco Sabatino che in metà partita ne aveva già segnati venti.” diveniamo ancora più sensibili e attenti. Così due paroline ci va di dirle.

Ma facciamo un passo indietro. Antonino Sabatino sta giocando una partita dell’under 18 per l’accesso alle finali nazionali in casa della Virtus Padova. Sta giocando anche bene come ha saputo fare per tutta la stagione, persino in prima squadra. Poi ci sono gli impegni con la squadra maggiore da onorare e le possibilità estive di mettersi in mostra. Sta giocando bene, dicevamo. 20 punti a referto e grande impatto difensivo. Il solito grande lavoro di Sabatino, ci piace sottolineare. Poi la botta al quadricipite. Scontro con un avversario. Sembrerebbe niente di grave ma Sabatino non ce la fa. Esce. Gli avversari vincono. Il ragazzo salta i playoff con Milano, salterà probabilmente i tornei estivi.

La diagnosi dice lesione al quadricipite femorale. Quella che sembrava solo una “vecchia” si rivela un infortunio grave. Fin qui niente di male anche se piange il cuore a vedere il ragazzo con le stampelle in giro per la città. Scontro fortuito (nessuno dirà mai il contrario). L’infortunio occorso a Sabatino può capitare quando la sfortuna si accanisce. Sarebbe stato tutto derubricato alla voce “ennesimo infortunio in casa SIDIGAS” se sul sito web della Virtus Padova non fosse apparso quell’articolo, se la parola “merito” non fosse stata accostata all’aver messo fuori gioco un giocatore.

Ed allora il dubbio di una premeditazione a qualche cattivo mal pensante potrebbe venire. E se anche il dubbio (che a noi pare inconcepibile) dovesse rivelarsi infondato (e ne siamo certi), quelle parole sono macigni sulla pallacanestro e chi la segue o la pratica con passione. Pensare che un giocatore possa essere elogiato per avere il merito di aver messo ko un avversario è quanto di più brutto si possa leggere.

Siamo certi che Carlo Cignarella, la cui firma è sotto l’articolo in questione, chiarirà il suo pensiero e si scuserà con Sabatino e la Scandone. Noi speriamo che non sia lo stesso giocatore che nella medesima partita ha realizzato 2 punti. Speriamo di no. Per lui innanzitutto. Perché pensare che un ragazzo di 18 anni possa partorire una frase simile ci pare contrario a qualunque etica sportiva. Ma lo speriamo anche per la Virtus Padova che, in questo modo, non sta facendo una bella figura.

Naturalmente se qualcuno volesse replicare al nostro articolo avrà tutto lo spazio necessario. Dispiace che l’infortunio occorso a Sabatino lasci uno strascico di polemiche. Per ora è tutto.